La fiaba di Babbo Natale ammalato

Lo scorso Natale stava per succedere un disastro.

Una brutta mattina, era già passata la metà di dicembre, Babbo Natale si svegliò e si accorse che stava male, ma proprio male.

“Per tutte le slitte!” esclamò Mamma Natale. “Hai il viso pieno di macchie! Come farò a finire di preparare tutti i regali da sola?”

“Mah, comunque è meglio che mi sbrighi” disse tra sè Mamma Natale, “adesso devo dare da mangiare alle renne”.

Ma quando si aprì la porta della stalla vide qualcosa che la fece restare con tanto d’occhi: anche le renne erano piene di macchie!

Allora decise di dare agli animali un cucchiaio di medicina e intanto pensava a cosa c’era ancora da fare.

Si mise il cappotto e uscì in giardino, accompagnata dai suoi animali.

Durante la notte, insieme alla neve erano cadute in giardino centinaia di lettere indirizzate a Babbo Natale.

Mamma Natale e i suoi animali le raccolsero tutte.

Mamma Natale lesse tutte le lettere, poi si rimboccò le maniche: c’erano ancora tanti regali da finire, anche se lei e Babbo Natale avevano lavorato sodo per tutto l’anno, anzi per essere precisi fin dal Natale precedente!

Per tutto il giorno Mamma Natale non fece altro che segare, tagliare, incollare, avvitare, dipingere,cucire e alla fine era tutto pronto.

Ma ad un tratto le venne un terribile dubbio: senza le renne, come avrebbe fatto a consegnare i regali?

Finchè ad un certo punto esclamò: “ho trovato! Trasformerò la bicicletta in una macchina volante e l’aspirapolvere mi darà la spinta necessaria per il decollo!”

Poi si mise a cercare in cantina per vedere se c’erano altre cose che le potessero servire.

Modificò l’aspirapolvere in modo che soffiasse fuori l’aria, invece di aspirarla.

Poi collegò i pedali al motore: più forte si pedalava, più veloce si andava.

Ecco fatto!

Alla fine la macchina volante era pronta, e Mamma Natale era molto contenta.

Mamma Natale attaccò ad ogni regalo un bigliettino con il nome di chi lo doveva ricevere, poi sistemò i regali nel cesto.

Un paio erano davvero troppo grandi e crearono qualche problema!

Alla fine indossò il mantello rosso con il cappuccio.

Nessuno l’avrebbe riconosciuta!

Fuori faceva molto freddo.

Mamma Natale ripulì dalla neve un pezzo di sentiero e preparò la pista di decollo.

Poi l’oca e la gallina cominciarono a sbattere le ali, mentre lei pedalava più forte che poteva: e pedala e pedala e pedala…alla fine la bicicletta si sollevò nell’aria della notte.

Mamma Natale stava volando!

E continuò a volare e a volare finchè non vide in lontananza una piccola città.

Allora girò la bicicletta in quella direzione e atterrò sopra un tetto pieno di neve.

Legò una fune attorno al camino e si lasciò scivolare dentro.

Ma guarda! Il mantello rosso tutto sporco!

Come farà Babbo Natale ad averlo sempre pulito?

Mamma Natale continuò ad andare su e giù peri camini per tutta la notte, finchè anche l’ultimo regalo non fu consegnato e tutti i cesti non rimasero vuoti.

Adesso poteva tornare a casa.

Il viaggio sembrava non finire mai, ma alla fine vide una debole luce.

Erano Babbo Natale e le renne, che le segnalavano la strada di casa.

Erano guariti!

Non avevano più le macchie!

“Non vedevo l’ora che tu tornassi!” disse Babbo Natale. ” Vieni, siediti qui mia cara e togliti gli stivali. Adesso ti preparo un bel bagno caldo”.

Mamma Natale rimase a sguazzare per un bel po.

Poi quando si sentì ben riposata, scese in soggiorno; lì c’era ad aspettarla una magnifica sorpresa: Babbo Natale aveva preparato una colazione speciale, naturalmente con i regali per tutti!

- Fiaberella
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