Il lupo e la volpe

Una sera la volpe vide in fondo ad un pozzo il grosso cerchio della luna; così tondo e giallo le sembrò un formaggio.

Dei due secchi che servivano ad attingere l’acqua, uno stava in alto, tenuto sospeso dall’altro che stava in basso.

La volpe affamata entrò nel secchio superiore e subito si trovò in fondo al pozzo.

Si accorse allora del sue errore e subito fu colta dal timore: sarebbe potuta risalire soltanto se un altro animale affamato, attirato dall’immagine del falso formaggio, fosse entrato nell’altro secchio riportando il suo verso l’alto.

Due giorni stette dentro al buco nero senza che un cane la vedesse.

Il tempo fece il suo mestiere e in due notti l’astro circolare si era ridotto ad una mezzaluna.

La volpe era disperata quand’ecco che passò di là il lupo affamato e si fermò a contemplare quel luccicante oggetto.
Amico mio – gridò la volpe – voglio offrirti da mangiare. Vedi questa cosa accanto a me? E’ un formaggio squisito ed eccellente, fatto col latte di una mucca famosa e, se qualcuno un po’ sofferente mangiasse un pochin di questa cosa, sarebbe subito risanato, tant’è squisita e appetitosa. Vedi, io stessa ne ho uno spicchio rosicchiato ma ne resta, se ti va, un bel boccone prelibato. Scendi a gustarlo: ho lasciato un secchio apposta per te.

L’imbroglio funzionò; il lupo, sciocco, si lasciò ingannare: nel secchio entrò e, il suo peso, la volpe in alto riportò.

Non ridiam, perchè sovente a noi succede di mangiare del formaggio anche peggiore.

Facilmente l’uomo di buona fede si lascia affascinare da ciò che lo illude o lo spaventa e, spesso, crede al diavolo stesso che lo tenta.

- Fiaberella
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