Fiabe popolari italiane
L’importanza di conoscere le proprie tradizioni e la propria cultura, divertendosi, non è affatto un fenomeno da sottovalutare. In questa sezione del sito dedicata alle fiabe popolari italiane, potrete trovare una raccolta dei più bei racconti popolari per bambini. Fantasia, tradizioni e leggende popolari tramandate di generazione in generazione, magari nel proprio dialetto, non potranno che affascinare i vostri bambini! Tra queste possiamo trovare il racconto de “I giorni della merla”, che racconta di come il 29, il 30 ed il 31 gennaio siano considerati i giorni più freddi dell’anno. Una famiglia di merli infreddoliti trova rifugio, durante gli ultimi tre giorni di gennaio, all’interno di un camino. Si ricoprono di fuliggine e, per questo, i merli hanno le piume nere! Diverse sono le fiabe popolari risalenti ad ogni regione d’Italia e, tra queste, troviamo: “Bell’India”, “Pesce lucente”, “La cerva fatata” e “Gli gnomi ed il calzolaio”.
I giorni della merla
La leggenda dei tre giorni della merla si perde nell'onda del tempo. Sappiamo solo che erano gli ultimi tre giorni di
Biancabella e la biscia sua sorella
Tanto tempo fa, regnava in Monferrato un marchese di nome Lamberico; era ricco e potente, però era senza figli. E per dispetto
Costantino Fortunato
C'era una volta, in Boemia una donna di nome Soriana; ella era poverissima, e aveva tre figlioli, che si chiamavano: Dosolino,
Doralice
Si tramanda, gentili signore, che Tebaldo, principe di Salerno, ebbe per moglie una gentildonna di alto lignaggio, prudente e accorta,
La Monaca
C'era una volta, un Principe vedovo; non aveva moglie, perché era morta, ma aveva una figlia, e perciò, in casa sua,
Prezzemolina
C'era una volta, marito e moglie, la cui finestra dava sull'orto delle fate. Questa donna era incinta. Un bel giorno s'affacciò
Il re porco
C'era una volta, una Regina che era incinta e stava lì al terrazzino a prendere il fresco. Passò una povera donna a
Tredicino
C'era una volta un pover'uomo. Aveva tredici figli, e non sapeva come fare per sfamarli. Un giorno chiamò i suoi figli e
L'augel Belvedere (Notte IV, Favola III)
Nella regale città di Provino, vivevano una volta tre sorelle, belle d'aspetto e gentili d'animo quanto di buone maniere, ma
La matrigna
C'era una volta, un oste che aveva una figlia incredibilmente bella. Quest'uomo si risposò con una donna la cui bellezza era assai
Bel Miele e Bel Sole
C'era una volta, un padre che aveva due figli: un maschio e una femmina. Quest'uomo era maestro di casa alla corte del
Il brigante
C'era una volta, in un paese un caffettiere che aveva tre figlie. Un giorno di festa, mentre le portava a passeggio, gli
La fata Morgana
C'era una volta, un padre vecchio, che aveva tre figli, e prima di morire li sistemò tutti quanti a lavorare come
La maestra strega
C'era una volta, una donna che faceva la maestra; alla sua scuola ci andavano tutte figlie di signori, e, tra l'altro,
Maria di legno
C'erano una volta, un marito e una moglie che avevano una figlia. La moglie di quest'uomo s'ammalò, e, detto, fatto, morì, ma