La fiaba di Drillo il coccodrillo

Drillo il coccodrillo era il più famoso tennista di tutta la palude!

Tutti gli animali del vicinato volevano batterlo!

Per primo ci fu Ciro il Delfino che con le sue mosse speciali come la pinnata di dritto e quella di rovescio riusciva sempre a mettere tutti i suoi avversari KO!

Ma non fu il caso di Drillo che con la sua tecnica super potente della “Pallina che sparisce” riusciva con un tocco particolare della racchetta a rendere quasi invisibile la pallina e il povero avversario ogni volta, non riuscendola a vedere non poteva ribattere e quindi il punto andava a Drillo.

Poi fu la volta di Otto il Polpo che nonostante le sue otto braccia, non riusciva mai a beccare la pallina, che attraversava i suoi tentacoli e colpiva il terreno di gioco!

Insomma, Drillo sembrava proprio imbattibile!

Tant’è che ormai stanco di vincere sempre lanciò una sfida particolare: “Chiunque riuscirà a battermi avrà in dono tutta la mia palude, mentre se vincerò io tutti gli altri regni vicini diventeranno miei! Sarò il solo padrone! Forza che aspettate?Tanto nessuno riuscirà a vincere sono imbattibile!”

Arrivò il giorno della sfida e sul campo pareva non essersi presentato nessuno.

Drillo si schiarì la voce e disse: “Dato che nessuno vuol sfidarmi, significa che la sfida l’ho già vinta e quindi….”

“Aspettate! Un momento! Sono arrivata! Non riuscivo a trovare la fascia per i capelli, mi scuso per il ritardo!”

Drillo si voltò e vide che sul campo c’era una bellissima coccodrillina, con un completino rosa e bianco dei lunghi capelli rossi e delle ciglia lunghissime!

Era Talli, la coccodrillina più bella di tutta la palude!

Drillo al vederla rimase mascel-aperta, e disse: “C-c-ciao T-T-Talli, m-m-a c-c-cosa c-c-ci f-fai qui? P-p-perchè v-vuoi sfidarmi?”

“E’ semplice disse Talli! Non sopporto le persone arroganti e piene di se, io ti ammiravo, ma da quando sei diventato imbattibile hai perso di vista la cosa più importante e cioè vivere in armonia tra noi e quando ho sentito che addirittura ti saresti proclamato re indiscusso, non potevo accettare l’idea che i nostri vicini, i nostri amici rimanessero senza il proprio piccolo mondo e allora anche se perderò un tentativo dovevo farlo per farti capire quanto sciocca sia la tua idea!”

Al sentir quelle parole Drillo divenne rosso come un peperone ed esclamò: “Come osi tu dire che sono in torto? E’ la legge della natura questa! Il più forte vince e si prende tutto ed è quello che farò anche io e tu non riuscirai a fermarmi!”

“La tua non è forza è solo furbizia, riesci a vincere ogni volta grazie alla tua tecnica speciale ma senza di essa anche tu sei uguale agli altri e te lo dimostrerò!” disse Talli

“Ora basta con queste idiozie fammi vedere cosa sei capace di fare contro il grande Drillo!”

E detto ciò l’arbitro, Lucio la Lucertola, fischiò dando inizio alla partita.

Subito fu chiaro che Drillo, purtroppo aveva ragione!

Anche se era una semplice mossa di furbizia, Talli non riusciva proprio a vedere la pallina e infatti Drillo stava vincendo il secondo set 40-0, quando ad un certo punto, si incantò nel vedere Talli come spostava i capelli dal viso e colpì la pallina senza pensarci; fu allora che Talli la vide e con un’abile mossa segnò il primo punto!

Drillo rimase sconvolto, dopo tante vittorie qualcuno era riuscito a segnargli un punto!

E non fu il solo! I

nfatti Drillo ancora scosso, ormai non riusciva più a segnare un punto, mentre Talli schiacciava a tutta forza e riuscì a recuperare punti: oramai erano pari: 40-40!

Drillo era incredulo, come aveva potuto lasciarsi distrarre così facilmente?

Anni e anni di imbattibilità spazzati via in un dril-secondo e fu allora che capì: “La sua avidità gli aveva fatto perdere di vista il motivo per il quale aveva iniziato a giocare a tennis cioè passare del tempo in compagnia degli amici della palude, e invece con quel suo gesto di volersi appropriare di tutto aveva capito di aver perso la fiducia dei suoi amici, e di essere rimasto solo e c’era voluto una indifesa ma coraggiosa coccodrillina a fargli capire che per il bene degli amici ci si mette in gioco e non si ha paura di affrontare le sfide della vita!”

Drillo gettò la racchetta e corse ad abbracciare Talli e disse ad alta voce: “Amici miei, sono stato accecato dall’orgoglio e ho perso di vista la cosa più importante: il bene comune! So che probabilmente ci vorrà un pò di tempo prima che mi perdoniate ma vi prometto che da oggi in poi chiunque avrà bisogno di aiuto troverà me disposto a dargli una mano e se ho capito questo devo ringraziare te, Talli, che non hai avuto paura di sfidare me pur di non lasciare soli i tuoi amici, da oggi in poi chiederò sempre consiglio a te prima di qualunque decisione”.

Gli altri animali commossi dalle parole di Drillo gli si avvicinarono e tutti insieme lo abbracciarono.

E da quel giorno, non solo Drillo aiutava tutti gli animali della palude ma aveva accanto a sé tanti nuovi amici.

 

- Fiaberella
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