La fiaba di Johnny e Floppy

C’era una volta un delfino di nome Johnny.

Johnny viveva nel Mar Rosso ed era un delfino simpatico, divertente, intelligente ma anche un po’ monello.

Infatti siccome si annoiava, faceva scherzetti ad un altro pesce che viveva in quei mari e che si chiamava Floppy.

Floppy era un bellissimo pesce chirurgo, che cambiava colore ogni volta che provava un’emozione, era molto gentile ma un po’ ingenuo, infatti cascava sempre negli scherzetti che gli faceva Johnny.

Una volta, ad esempio, Johnny disse a Floppy che c’era una bellissima pesciolina che voleva incontrarlo; Floppy emozionato si mise tutto in tiro, andò nel luogo dell’incontro e vide una bellissima pesciolina di color rosa con le pinne blu che stava li e lo chiamava: “Corri Floppy, vieni ad abbracciarmi!”.

Floppy nuotò a tutta forza verso di lei ma….SDLOOOOG, andò a sbattere contro uno scoglio.

In realtà Johnny, che rideva a delfinpinne, aveva disegnato sullo scoglio quella finta pesciolina e ne imitò la voce.

Floppy prima diventò viola per la vergogna e poi diventò rosso per la rabbia: “Mi sa che tu sei il primo della tua specie ad avere un cervello poco sviluppato, lo sai che potevo farmi male?”, disse arrabbiato a Johnny che gli rispose: “Suddelfi Floppy, era solo un piccolo scherzetto innocente, almeno movimenti le mie giornate!”.

Un’altra volta, invece mentre Floppy dormiva, Johnny gli andò vicino e gli urlò nelle orecchie pur di farlo svegliare; un’altra volta ancora Johnny gli nascose tutti i mobili di casa e organizzò una caccia al tesoro per trovarli: il povero Floppy impiegò due giorni per recuperare tutto.

Insomma scherzo dopo scherzo Floppy era davvero stanco della prepotenza di Johnny e di fronte all’ennesimo scherzo lo affrontò dicendogli: “E’ facile per te che sei grande e grosso prendertela con pesce più piccolo, ma io non ho paura di te e dei tuoi stupidi scherzi vorrei solo capire che cosa ti ho fatto di male e perché ce l’hai con me!”

E Johnny rispose: “Ma dai Floppy non mi hai fatto nulla di male, è solo che non so cosa fare e farti gli scherzi mi diverte e poi è così bello vederti cambiare colore!”

“E tu solo perché ti annoi, mi fai gli scherzi? Non pensi che potrei anche essere triste perché mi deridi sempre? Perché invece non vieni a chiedermi di passare del tempo insieme? Sicuramente convivendo del tempo potremmo vivere tante avventure fantastiche ogni giorno, e poi non c’è bisogno di farmi arrabbiare per vedere come cambio colore, basta che mi emoziono e vedrai tutti i colori che vorrai”, gli disse Floppy.

Johnny capì allora di aver esagerato: non voleva che Floppy si sentisse triste, o a disagio per i suoi scherzi, credeva che anche lui ci ridesse su.

Johnny stava per fargli le sue scuse e dirgli che gli avrebbe fatto piacere avere un nuovo amico, quando da lontano vide che dietro Floppy c’era uno squalo.

Subito Johnny buttò per acqua Floppy che si ritrovò sbalzato dietro Johnny e sporgendosi vide che c’era uno squalo davanti a lui, ma Floppy non si perse d’animo e disse a Johnny: “L’unica cosa da fare è rimanere qui immobili, magari va via e ci lascia in pace”, ma Floppy non fece neanche in tempo a finire la sua frase che lo squalo subito si piombò su loro; Johnny afferrò Floppy e si scansò rapidamente evitando l’attacco.

Subito però lo squalo si fermò e li guardò fissi e scagliò un nuovo attacco ma stavolta Johnny non fece in tempo a scansarsi e venne ferito su un fianco.

Floppy allora divenne tutto rosso e si scagliò contro lo squalo e con le sue pinne lo colpì alle branchie facendolo indietreggiare; intanto tornò verso Johnny e gli disse: “Come ti senti? Hai molto male?”

“Non preoccuparti non è niente, piuttosto tu dopo tutti gli scherzi che ti ho fatto non ti sei tirato indietro nell’aiutarmi, sei davvero una persona di cuore!” rispose Johnny e vide che Floppy divenne rosa per l’imbarazzo e gli disse: “Il passato non conta, tu hai capito i tuoi errori e poi tu sei stato il primo ad accorgersi del pericolo e hai cercato di mettermi in salvo! Grazie mio nuovo amico, ora però non dobbiamo scoraggiarci, insieme possiamo affrontarlo!”

E così i due escogitarono un piano: mentre lo squalo tentava ancora di riprendersi, Johnny iniziò a battere con forza la sua coda come a creare un vortice mentre Floppy si mise al centro di quel vortice e divenne di color arancione acceso; lo squalo alla vista di quella scena rimase mascella aperta, infatti sembrava una palla di fuoco che stava per scagliarsi contro di lui e così, pieno di paura se ne andò via a pinne spiegate.

“Ce l’abbiamo fatta! L’abbiamo sconfitto!” dissero in coro i due facendo capriole per la felicità, poi si guardarono e Johnny disse a Floppy: “Ora l’ho capito! E’ stata la nostra cooperazione, il coraggio e l’intelligenza che ha fatto si che vincessimo, grazie ancora per la preziosa lezione che mi hai dato e da oggi in poi ti prometto che non ti farò più nessun brutto scherzo e che ogni giorno per noi sarà pieno di nuove scoperte!”

E i due si allontanarono nuotando allegramente verso nuove mete.

- Fiaberella
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